Cara Giulia, 
Ed eccole, le tue prime VdB sono andate.
Le abbiamo attese ma nemmeno con troppa trepidazione. Una mamma stravolta dal vortice lavoro-nonna. Una mamma e un papà che traballano perché sono mesi e mesi che cercano il loro punto di equilibrio come coppia ma trovano solo la genitorialità ad unirli, complice il grosso cambiamento avvenuto in tua mamma che ha smesso di essere la trascinatrice sorridente irriverente delle chiusure altrui per chiudersi nella sua sopravvivenza, ha dovuto ridurre le priorità a pochissime cose perché il resto intorno è deserto e le priorità includono te e le tue sorelle, i miei genitori con la loro infinita carrellata di casini, il lavoro e tuo papà, che però in questa lista è ultimo e non sta nelle sue corde prendere la situazione in mano e ribaltarla, accogliermi invece di pretendere, ne usciremo forse un giorno? io ci voglio credere!
Sei partita credendo di andare “nel paese dei balocchi”, un sorriso infinito, una gioia che trapelava da ogni poro, ti sei lanciata verso le tue amiche, a stento mamma, papà e le sisters, che sarebbero rimasti a sfangarsela nella bollente Torino, sono riusciti a salutarti, eri troppo presa dalla gioia della tua nuova avventura. Mamma sapeva che non è tutto oro quel che luccica, che gioia e tristezza viaggiano a braccetto, che ti saresti divertita alla follia, ma la nostalgia del nido che da 9 anni ti culla sarebbe arrivata. Eri magnifica e sorridente, sarebbe stato un delitto anticiparti tutto questo, vai, ‘buona caccia sorellina’, vivi le tue VdB e per la prima volta avrai modo di misurarti con le tue forze e le tue debolezze da sola. Crescerai.
Una settimana di blackout, questi erano i patti: rispettati. Sole? Pioggia? Lacrime? Sorrisi? Boh! Numero dei vecchi lupi sotto mano mai pigiata cornetta verde.
Mamma travolta da un concorso, le sisters al solito trasbordate tra i 4 nonni e intanto sempre questa nonna “con la malattia un po’ matta”, il tuo papà un po’ più presente perché i pazienti, se Dio vuole, iniziano ad andare in vacanza. Il venerdì è il sabato è tornata la calma. Io mi son dedicata alle sisters, ho cercato di far fare a Cecilia la sorella grande, accontentarla, ascoltarla davvero, ho contenuto i vizi di Elena che spesso le diamo “purché taccia e ci lasci fare”. Ho fatto la mamma mamma. Cecilia si dichiarava felice della lontananza, è vero, giocare con Elena non è come giocare con Giulia, ma poter finalmente scegliere senza l’imponenza della sorella maggiore alle spalle è tanta roba. Ho avuto modo di chiedermi che Giulia avrei riportati a casa domenica e temevo arrivassi piena di spocchia della grande che “io ho fatto e voi no”.
Domenica mattina la partenza. Sisters assonnate, papà infastidito “con sta mania degli scout”, io che fremevo. Son stata lupetta, son stata vecchio lupo e oggi sono genitore di una lupetta. Tre prospettive. Mi hai accolta con un sorriso e un “tutto bene” e poi sei corsa tra le braccia delle tue sorelle e ti ho persa. Un girotondo di Pol-line che piazzava gli occhi a cuore a chiunque vi abbia visto. Nel frattempo io ho chiacchierato con i vecchi lupi con cui abbiamo un bel feeling, i loro genitori furono i miei vecchi lupi. Le informazioni poche e chiare. Giulia bimba timida e riservata ma se cogli come sbloccarla un ruscello di stupore scintillante, presente sul pezzo sempre, da il massimo in ogni attività proposta nonostante la stanchezza e chissà che altro, sta ad ogni regola, visceralmente attaccata alla mamma (“wow”) ma allo stesso tempo emancipata. Ti han trovata in lacrime due notti perché eri insonne (pari alla mamma), tutte le sorelline in camerata dormivano e lo sconforto ti ha colta, nessuna Cecilia accanto e nessuna mamma da cui andarsi ad intrufolare, ti sei messa nelle braccia di Akela e hai fatto nanna. Non sei una bimba forte forte ma estremamente ellllastica, resiliente. forse è più bello esser reilienti che forti. Mamma=Giulia. Hai un’amica del cuore, Valentina. Forte e determinata secondogenita. Miglior amica dai tempi dell’asilo e ritrovata per caso in branco, e quando il gioco si faceva duro, tu Giulia con dolcezza fai trascinare da lei, amicizia è anche questo. Brava Giulia. I vecchi lupi tutti han detto di esser usciti da queste VdB innamorati di te (e altri, ovviamente), sei una cucciola, sei bella come il sole, disciplinata, sorridente, fragile in due notti ma per il resto non ha mai fatto trasparire alcunché, come non innamorarsi di te? io lo sono da 9 anni.
Sei tornata a casa senza spocchia ma amorevole e dolce. Hai portato in casa una ventata di dolcezza che noi nelle brutture di quest’anno avevamo perso di vista. Mi hai commossa alle lacrime quando di tua sponte ieri aiutavi a sparecchiare a tavola, quando hai voluto insegnare, con un calma mai vista alle sisters delle cose imparate alle VdB “ma non troppo altrimenti non vi divertite alle vostre VdB se sapete già tutto”.
Mi hai raccontato tutto con entusiasmo, mi hai detto che non hai mai sentito la mancanza di casa, ma con due domande ad hoc hai raccontato ciò che i vecchi lupi mi han detto.
Mille racconti di sorellanza con le sorelline, la volta che hai aiutato Bianca e quella in cui ti ha aiutata Pucci. Mai uno screzio, hai dichiarato e i vecchi lupi confermano, solidarietà e tolleranza. Lo scoutismo ancora può, evvivailcielo, almeno qui le mie aspettative non sono state tradite, anzi. La scuola ci ha bastonati Giulia, lo scoutismo si sta rivelando la scuola di vita che sapevo essere, ma i vecchi lupi di oggi sono anche migliori di come eravamo noi, hanno acquisito dolcezza mantenendo il rigore, e la dolcezza non guasta mai. Finalmente scuola di vita. Finalmente degli adulti che non sono mamma e papà o i nonni che si prendono a cuore la tua educazione nello stile che piace a noi. Finalmente degli educatori che guardano al singolo, ti osservano Giulia, e sfruttano le sue ricchezze per colmare le sue debolezze.
L’impegno, la sfida con se stessi e tu Giulia e tutte le sorelline e fratellini e soprattutto i vecchi lupi avete vinto tutti, e io inneggio al miracolo.
Siamo cresciuti tutti in questa settimana. A noi la capacità di mantenere questo stile.
La S. Messa di ieri detta da Padre Giovanni che ne ha dette chissà quante a me quando ero scout anche io (ho smesso 24 anni fa) ovviamente a cielo aperto e con l’altare fatto con gli zaini è stata divina davvero e mi riconcilia con Dio. E tutto ha un senso.
Ieri io e papà parlando di te, delle VdB, di voi 3mende abbiamo capito una cosa, una sorta di illuminazione. Accade spesso che quando giriamo per strada con voi tre tutti si fermano a guardarvi,, siete bionde e belline, ma non basta, siete calme complici ed affiatate. Anche io mi giro a guardare le coppie affiatate e complici. È lì che vogliamo puntare con papà, punto la meta e parto cercando di trascinare papà.
Sorellina, congratulazioni. Sei stata davvero tosta. Mamma (e papà) fiera di te!